Numerosi laici, uomini e donne, desiderarono vivere il carisma e la spiritualità dell’Ordine e partecipare ai suoi doni spirituali.
Da queste persone, variamente aggregate, nacquero gli altri rami della Famiglia Carmelitana.
Le monache, che dal 1452 si diffusero rapidamente, dando ben presto frutti di santità tra cui risplendono le grandi mistiche S. Teresa di Gesù e la fiorentina S. Maria Maddalena de’ Pazzi.
Le monache condividono con i frati la Regola e l’impostazione di fondo della vita Carmelitana, della quale manifestano e sottolineano, per mezzo della clausura, la dimensione contemplativa e ritirata.
Le suore di vita attiva, che, ispirandosi ai pilastri della spiritualità Carmelitana, annunciano il Vangelo attraverso la loro presenza in mezzo al popolo, con la preghiera e la testimonianza.
I terziari, che vivono appieno la spiritualità Carmelitana nel matrimonio o nel celibato, ma rimanendo laici e vivendo le situazioni ordinarie della loro esistenza.
Essi sono chiamati a vivere i valori portanti del Carmelo in mezzo al mondo, in famiglia, nel lavoro e nella vita sociale.
Ad essi vanno aggiunti i numerosissimi devoti di Maria, aggregati all’Ordine con lo Scapolare o Abitino.
Vivono il battesimo in pienezza, si dedicano alla preghiera ed alla carità verso gli altri.