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12 GIUGNO BEATO ILARIONE JANUSZEWSKI

Invitatorio

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Ant. Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore.

SALMO 94    Invito a lodare Dio

Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura
«quest’oggi» (Eb 3, 13).

Venite, applaudiamo al Signore, *
   acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
   a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
   grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
   sono sue le vette dei monti.

Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
   le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
   in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
   il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
   «Non indurite il cuore, *
   come a Merìba, come nel giorno di Massa
   nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
   mi misero alla prova,
     pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
   e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
   non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
   Non entreranno nel luogo del mio riposo» (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Ant. Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore.

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Ufficio delle letture

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

INNO

Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell’amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1 ant. Tu ci salvi, Signore:
          celebriamo il tuo nome per sempre.

SALMO 43    Il popolo di Dio nella sventura

I    (2-9)

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †
   i nostri padri ci hanno raccontato
     l’opera che hai compiuto ai loro giorni, *
   nei tempi antichi.

Tu, per piantarli, con la tua mano
     hai sradicato le genti, *
   per far loro posto, hai distrutto i popoli.

Poiché non con la spada conquistarono la terra, *
   né fu il loro braccio a salvarli;

ma il tuo braccio e la tua destra
     e la luce del tuo volto, *
   perché tu li amavi.

Sei tu il mio re, Dio mio, *
   che decidi vittorie per Giacobbe.

Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *
   nel tuo nome abbiamo annientato
     i nostri aggressori.

Infatti nel mio arco non ho confidato *
   e non la mia spada mi ha salvato,
ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *
   hai confuso i nostri nemici.

In Dio ci gloriamo ogni giorno, *
   celebrando senza fine il tuo nome.

1 ant. Tu ci salvi, Signore:
          celebriamo il tuo nome per sempre.

2 ant. Perdona il tuo popolo, Signore;
          non ci esporre alla vergogna.

II    (10-17)

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *
   e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *
   e i nostri nemici ci hanno spogliati.

Ci hai consegnato come pecore da macello, *
   ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
Hai venduto il tuo popolo per niente, *
   sul loro prezzo non hai guadagnato.

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *
   scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola dei popoli, *
   su di noi le nazioni scuotono il capo.

L’infamia mi sta sempre davanti *
   e la vergogna copre il mio volto
per la voce di chi insulta e bestemmia, *
   davanti al nemico che brama vendetta.

2 ant. Perdona il tuo popolo, Signore;
          non ci esporre alla vergogna.

3 ant. Sorgi, Signore,
          salvaci nella tua misericordia.

III    (18-27)

Tutto questo ci è accaduto †
   e non ti avevamo dimenticato, *
   non avevamo tradito la tua alleanza.

Non si era volto indietro il nostro cuore, *
   i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *
   e ci hai avvolti di ombre tenebrose.

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *
   e teso le mani verso un dio straniero,
forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *
   lui che conosce i segreti del cuore?

Per te ogni giorno siamo messi a morte, *
   stimati come pecore da macello.

Svégliati, perché dormi, Signore? *
   Déstati, non ci respingere per sempre.
Perché nascondi il tuo volto, *
   dimentichi la nostra miseria e oppressione?

Poiché siamo prostrati nella polvere, *
   il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto; *
   salvaci per la tua misericordia.

3 ant. Sorgi, Signore,
          salvaci nella tua misericordia.

V. Da chi andremo, Signore?
R. Tu hai parole di vita eterna.

PRIMA LETTURA

Dal libro di Giosuè 5, 13 – 6, 21

La conquista di Gerico, città fortificata

   In quei giorni, mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei per noi o per i nostri avversari?». Rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del Signore. Giungo proprio ora». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che dice il mio signore al suo servo?». Rispose il capo dell’esercito del Signore a Giosuè: «Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo». Giosuè così fece.
   Gerico era saldamente sbarrata dinanzi agli Israeliti; nessuno usciva e nessuno entrava. Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, io ti metto in mano Gerico e il suo re. Voi tutti prodi guerrieri, tutti atti alla guerra, girerete intorno alla città, facendo il circuito della città una volta. Così farete per sei giorni. Sette sacerdoti porteranno sette trombe di corno d’ariete davanti all’arca; il settimo giorno poi girerete intorno alla città per sette volte e i sacerdoti suoneranno le trombe. Quando si suonerà il corno dell’ariete, appena voi sentirete il suono della tromba, tutto il popolo proromperà in un grande grido di guerra, allora le mura della città crolleranno e il popolo entrerà, ciascuno diritto davanti a sé».
   Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: «Portate l’arca dell’alleanza; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d’ariete davanti all’arca del Signore». Disse al popolo: «Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all’arca del Signore». Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe d’ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l’arca dell’alleanza del Signore li seguiva; l’avanguardia precedeva i sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l’arca; si procedeva a suon di tromba. Al popolo Giosuè aveva ordinato: «Non urlate, non fate neppur sentire la voce e non una parola esca dalla vostra bocca finché vi dirò: Lanciate il grido di guerra, allora griderete». L’arca del Signore girò intorno alla città facendo il circuito una volta, poi tornarono nell’accampamento e passarono la notte nell’accampamento.
   Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l’arca del Signore; i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di corno di ariete davanti all’arca del Signore, avanzavano suonando, l’avanguardia li precedeva e la retroguardia seguiva l’arca del Signore; si marciava a suon di tromba. Girarono intorno alla città, il secondo giorno, una volta, e tornarono poi all’accampamento. Così fecero per sei giorni.
   Al settimo giorno si alzarono al sorgere dell’aurora e girarono intorno alla città in questo modo per sette volte; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città. Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: «Lanciate il grido di guerra perché il Signore vi dà in potere la città. La città con quanto è in essa sarà votata allo sterminio per il Signore; soltanto Raab, la prostituta, vivrà e chiunque è con lei nella casa, perché ha nascosto i messaggeri che noi avevamo inviati. Solo guardatevi da ciò che è votato allo sterminio, perché, mentre eseguite la distruzione, non prendiate qualche cosa di ciò che è votato allo sterminio e rendiate così votato allo sterminio l’accampamento d’Israele e gli portiate disgrazia. Tutto l’argento, l’oro e gli oggetti di rame e di ferro sono cosa sacra per il Signore, devono entrare nel tesoro del Signore». Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall’uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino i buoi, gli arieti e gli asini.

RESPONSORIO              Cfr. Is 25, 2. 1; Eb 11, 30

R. Hai ridotto la città nemica a un mucchio di sassi,
non si ricostruirà mai più: *Signore, mio Dio, voglio
esaltarti e lodare il tuo nome.
V. Per fede caddero le mura di Gerico, al giro del
settimo giorno:
R. Signore, mio Dio, voglio esaltarti e lodare il tuo
nome.

Seconda lettura

Dal processo canonico

Ha dato la vita perché altri vivessero

Pawel Januszewski nacque a Krajenki, Polonia, l’11 giugno 1907. All’età di venti anni si sentì chiamato al Carmelo ed entrò nel convento di Cracovia, prendendo il nome religioso di Ilario. Inviato a Roma, nel Collegio Sant’Alberto, per gli studi teologici, qui emise i voti solenni e fu ordinato sacerdote nel 1934. L’anno seguente, dopo aver conseguito il grado di Lettore in Teologia e ottenuto il premio assegnato agli studenti più preparati dell’Accademia Romana di S. Tommaso, ritornò in patria e, nel convento di Cracovia, fu nominato prefetto dei chierici e sacrista. Nell’imminenza della seconda guerra mondiale, nel 1939, fu nominato priore del convento di Cracovia. Il P. Ilario era esigente e inflessibile con se stesso, ma paziente e comprensivo con gli altri. Ha mostrato sempre una predilezione verso i malati e i bisognosi. Era molto conosciuto per la sua pietà, che manifestava nello zelo apostolico, nella celebrazione della santa Messa nella preghiera della Liturgia delle Ore, nelle altre pratiche religiose e nel fervente amore al suo Ordine e alla casa religiosa. Nella sua chiesa di Cracovia si profondeva a lungo in devote preghiere davanti all’immagine miracolosa di Maria Ss.ma del Carmine. Dava frequenti conferenze ben preparate ai chierici e nell’ufficio di economo provvedeva a tutti del necessario, senza discriminazione: ai chierici, ai fratelli e ai padri. Il 4 dicembre 1940, quando la Gestapo arrestò alcuni religiosi, egli, facendo uso della lingua tedesca che conosceva molto bene, si adoperò in tutti i modi per liberarli e offrì se stesso al posto di un confratello anziano e malato. Così ebbe inizio il suo calvario che terminò nel campo di concentramento di Dachau.
Qui fu impiegato nel duro lavoro dei campi, ma rimase sempre sacerdote e religioso: uomo di preghiera, che dava il buon esempio agli altri e li esortava a sperare in un avvenire migliore. Li incoraggiava, li serviva e li aiutava; e quando riceveva qualche dono dai confratelli di Cracovia, lo condivideva, con molta semplicità. Consolava i confratelli con la speranza del ritorno in patria e li animava dicendo «Dovete ritornare a Cracovia per lavorare nella vigna del Signore». La sera i prigionieri carmelitani, dopo l’ultimo appello, si riunivano, ovviamente di nascosto, per la preghiera in comune. A questi incontri partecipavano anche i carmelitani di altre nazioni, tra cui anche il beato Tito Brandsma, olandese. Quando la guerra volgeva ormai al termine e sembrava vicina la salvezza, scoppiò nel campo una epidemia di tifo. Nessuno degli addetti alla sorveglianza volle soccorrere i contagiati. Le autorità si rivolsero, allora, ai sacerdoti e trentadue di essi si offrirono spontaneamente per curare i malati, pur sapendo di andare incontro alla morte sicura. Tra questi ci fu il P. Ilario.
L’arcivescovo gesuita Kozlowski, sopravvissuto al campo, ha reso questa nobile testimonianza: «La loro decisione era puro eroismo, dettata dal vero amore del prossimo. Ciò che abbiamo sperimentato nel giro di quei cinque anni poteva annientare tutti gli ideali superiori. La lotta spietata per l’esistenza poteva coltivare in molti l’egoismo e l’indifferenza verso gli altri. Ma quegli eroi sono una testimonianza chiara che il comandamento dell’amore del prossimo, promulgato duemila anni fa da Cristo, non è pura utopia, ma una realtà autentica che vince perfino dove regna il più cieco odio». Il P. Hilary aveva confidato a un compagno: «Io prendo la decisione, essendo pienamente consapevole dell’offerta della mia vita». Servì per venti giorni i contagiati, dei quali circa un centinaio al giorno morivano. Egli stesso si spense nella festa dell’Annunciazione del 1945, pochi giorni prima che il campo di sterminio fosse liberato. P. Ilario Pawel Januszewski fu così, chiamato alla gloria di Cristo e questa malattia pose termine alla sua giovane vita, piena di speranza per i confratelli.


Responsorio 2 Tm 4, 7-8; Fil 3, 8-10

R. Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al traguardo, ho conservato la fede: * ora è pronta per me la corona di giustizia.
V. Tutto ho stimato una perdita, pur di conoscere Cristo e partecipare alle sue sofferenze, conforme a lui nella morte:
R. ora è pronta per me la corona di giustizia.

ORAZIONE

O Dio, onnipotente ed eterno, che al tuo beato martire Ilario hai dato la forza di sostenere fino all’ultimo la pacifica battaglia della fede, concedi anche a noi di affrontare, per tuo amore, ogni avversità, e di camminare con entusiasmo incontro a te, che sei la vera vita. Per il nostro Signore.

       Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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Lodi mattutine

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

O martire di Dio,
discepolo fedele
che hai segnato nel sangue
il patto del battesimo!

Tu dividi con Cristo,
agnello del riscatto,
la croce e la vittoria
nel regno dei beati.

Intercedi per noi
pellegrini nel tempo
e guida i nostri passi
sulla via della pace.

Tu libera gli oppressi,
sostieni i vacillanti,
e raduna i dispersi
nell’Amore del Padre.

A te sia lode o Cristo,
Parola del Dio vivo,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen.

1 ant. Risveglia, o Dio, la tua potenza,
          fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

SALMO 79   Visita, o Signore, la tua vigna

Tu, pastore d’Israele, ascolta, *
   tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi *
   davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse.

Risveglia la tua potenza *
   e vieni in nostro soccorso.

Rialzaci, Signore, nostro Dio, *
   fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti, †
   fino a quando fremerai di sdegno *
   contro le preghiere del tuo popolo?

Tu ci nutri con pane di lacrime, *
   ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, *
   e i nostri nemici ridono di noi.

Rialzaci, Dio degli eserciti, *
   fa’ risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Hai divelto una vite dall’Egitto, *
   per trapiantarla hai espulso i popoli.
Le hai preparato il terreno, *
   hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.

La sua ombra copriva le montagne *
   e i suoi rami i più alti cedri.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare *
   e arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai abbattuto la sua cinta *
   e ogni viandante ne fa vendemmia?
La devasta il cinghiale del bosco *
   e se ne pasce l’animale selvatico.

Dio degli eserciti, volgiti, *
   guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, *
   il germoglio che ti sei coltivato.

Quelli che l’arsero col fuoco e la recisero, *
   periranno alla minaccia del tuo volto.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, *
   sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te più non ci allontaneremo, *
   ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.

Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, *
   fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

1 ant. Risveglia, o Dio, la tua potenza,
          fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

2 ant. Grandi cose ha compiuto il Signore,
          sappiano i popoli le sue imprese.

CANTICO    Is 12, 1-6   Esultanza del popolo redento

Ti ringrazio, Signore; †
   tu eri con me adirato, *
   ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.

Ecco, Dio è la mia salvezza; *
   io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore; *
   egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia *
   alle sorgenti della salvezza.

In quel giorno direte: *
   «Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie, *
   proclamate che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore,
     perché ha fatto opere grandi, *
   ciò sia noto in tutta la terra.

​Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, *
   perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele».

2 ant. Grandi cose ha compiuto il Signore,
          sappiano i popoli le sue imprese.

3 ant. Esultate in Dio, nostra forza.

SALMO 80   Solenne rinnovazione dell’alleanza

Esultate in Dio, nostra forza, *
 † acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano, *
   la cetra melodiosa con l’arpa.

Suonate la tromba nel plenilunio, *
   nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele, *
   un decreto del Dio di Giacobbe.

Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe, *
   quando usciva dal paese d’Egitto.

Un linguaggio mai inteso io sento: †
   «Ho liberato dal peso la sua spalla, *
   le sue mani hanno deposto la cesta.

Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato, †
   avvolto nella nube ti ho dato risposta, *
   ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.

Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire; *
   Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un altro dio *
   e non prostrarti a un dio straniero.

Sono io il Signore tuo Dio, †
   che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto; *
   apri la tua bocca, la voglio riempire.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, *
   Israele non mi ha obbedito.
L’ho abbandonato alla durezza del suo cuore, *
   che seguisse il proprio consiglio.

Se il mio popolo mi ascoltasse, *
   se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici *
   e contro i suoi avversari porterei la mia mano.

I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi *
   e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;
li nutrirei con fiore di frumento, *
   li sazierei con miele di roccia».

3 ant.  Esultate in Dio, nostra forza.

Lettura breve 2 Cor 1, 3-5

Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

Responsorio breve

R. Mia forza, * mio canto è il Signore.
Mia forza, mio canto è il Signore.
V. È lui la mia salvezza:
mio canto è il Signore
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mia forza, mio canto è il Signore

Ant. al Ben. Chi odia la sua vita in questo mondo, la conserva per la vita eterna.

CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
   perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
   nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
   per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
   e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
   e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
   di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
   al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
   perché andrai innanzi al Signore
      a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
   nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
   per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
   e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
   sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. al Ben. Chi odia la sua vita in questo mondo, la conserva per la vita eterna.

Invocazioni

In unione con i santi martiri, uccisi a causa del Vangelo, celebriamo e invochiamo il nostro Salvatore, testimone fedele di Dio Padre:
Ci hai redenti con il tuo sangue, o Signore.
Per i tuoi martiri, che abbracciarono la morte a testimonianza della fede,
— donaci la vera libertà di spirito.
Per i tuoi martiri che confessarono la fede sino all’effusione del sangue,
— da’ a noi una fede pura e coerente.
Per i tuoi martiri, che seguirono le tue orme sul cammino della croce,
— fa’ che sosteniamo con fortezza le prove della vita.
Per i tuoi martiri, che lavarono le vesti nel sangue dell’Agnello,
— donaci di vincere le seduzioni della carne e del mondo

Padre nostro,

ORAZIONI

O Dio, onnipotente ed eterno, che al tuo beato martire Ilario hai dato la forza di sostenere fino all’ultimo la pacifica battaglia della fede, concedi anche a noi di affrontare, per tuo amore, ogni avversità, e di camminare con entusiasmo incontro a te, che sei la vera vita. Per il nostro Signore.

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Ora Terza

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

O Spirito Paraclito,
uno col Padre e il Figlio,
discendi a noi benigno
nell’intimo dei cuori.

Voce e mente si accordino
nel ritmo della lode,
il tuo fuoco ci unisca
in un’anima sola.

O luce di sapienza,
rivelaci il mistero
del Dio trino e unico,
fonte di eterno Amore. Amen.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

SALMO 118, 65-72   IX (Tet)

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, *
    secondo la tua parola.
Insegnami il senno e la saggezza, *
    perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

Prima di essere umiliato andavo errando, *
    ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene, *
    insegnami i tuoi decreti.

Mi hanno calunniato gli insolenti, *
    ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
Torpido come il grasso è il loro cuore, *
    ma io mi diletto della tua legge.

Bene per me se sono stato umiliato, *
    perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa *
    più di mille pezzi d’oro e d’argento.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

SALMO 55, 2-7b. 9-14   Fiducia nella parola di Dio

Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, *
    un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici, *
    molti sono quelli che mi combattono.

Nell’ora della paura, io in te confido: *
    in Dio, di cui lodo la parola.
In Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Travisano sempre le mie parole, *
    non pensano che a farmi del male.

Suscitano contese e tendono insidie, †
    osservano i miei passi, *
    per attentare alla mia vita.

I passi del mio vagare tu li hai contati, †
    le mie lacrime nell’otre tuo raccogli; *
    non sono forse scritte nel tuo libro?

Allora ripiegheranno i miei nemici, †
    quando ti avrò invocato: *
    so che Dio è in mio favore.

Lodo la parola di Dio, *
    lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: †
    ti renderò azioni di grazie, *
    perché mi hai liberato dalla morte.

Hai preservato i miei piedi dalla caduta, †
    perché io cammini alla tua presenza *
    nella luce dei viventi, o Dio.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

SALMO 56    Preghiera del mattino nella sofferenza

Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
   in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali *
   finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l’Altissimo, *
   Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi †
   dalla mano dei miei persecutori, *
   Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni, *
   che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
   la loro lingua spada affilata.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi, *
   mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
   e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio, *
   saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
   svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
   voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
   a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *
   e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

Lettura breve   Gal 5, 13-14
  Voi, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso
(Lv 19, 18).

V. Signore, corro la via dei tuoi comandi,
R. poiché tu allarghi il mio cuore.

ORAZIONE

 O Dio, che all’ora terza hai effuso lo Spirito Santo sugli apostoli riuniti in preghiera, concedi anche a noi di partecipare al dono della sua grazia. Per Cristo nostro Signore.

       Benediciamo il Signore.
       R. Rendiamo grazie a Dio.

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Ora sesta

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno

Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,

tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.

Sia gloria al Padre ed al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
all’unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

SALMO 118, 65-72   IX (Tet)

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, *
    secondo la tua parola.
Insegnami il senno e la saggezza, *
    perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

Prima di essere umiliato andavo errando, *
    ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene, *
    insegnami i tuoi decreti.

Mi hanno calunniato gli insolenti, *
    ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
Torpido come il grasso è il loro cuore, *
    ma io mi diletto della tua legge.

Bene per me se sono stato umiliato, *
    perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa *
    più di mille pezzi d’oro e d’argento.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

SALMO 55, 2-7b. 9-14   Fiducia nella parola di Dio

Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, *
    un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici, *
    molti sono quelli che mi combattono.

Nell’ora della paura, io in te confido: *
    in Dio, di cui lodo la parola.
In Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Travisano sempre le mie parole, *
    non pensano che a farmi del male.

Suscitano contese e tendono insidie, †
    osservano i miei passi, *
    per attentare alla mia vita.

I passi del mio vagare tu li hai contati, †
    le mie lacrime nell’otre tuo raccogli; *
    non sono forse scritte nel tuo libro?

Allora ripiegheranno i miei nemici, †
    quando ti avrò invocato: *
    so che Dio è in mio favore.

Lodo la parola di Dio, *
    lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: †
    ti renderò azioni di grazie, *
    perché mi hai liberato dalla morte.

Hai preservato i miei piedi dalla caduta, †
    perché io cammini alla tua presenza *
    nella luce dei viventi, o Dio.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

SALMO 56    Preghiera del mattino nella sofferenza

Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
   in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali *
   finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l’Altissimo, *
   Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi †
   dalla mano dei miei persecutori, *
   Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni, *
   che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
   la loro lingua spada affilata.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi, *
   mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
   e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio, *
   saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
   svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
   voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
   a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *
   e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

Lettura breve  Gal 5, 16-17
  Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

V. Buono sei tu, Signore, e fonte di ogni bene:
R.  insegnami il tuo volere.

ORAZIONE

   O Dio onnipotente ed eterno, in cui non è oscurità né tenebre, fa’ risplendere su di noi la tua luce, perché, illuminati dalla tua parola, camminiamo verso di te con cuore generoso e fedele. Per Cristo nostro Signore.

       Benediciamo il Signore.
       R. Rendiamo grazie a Dio.

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Ora Nona

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno

Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,
fa’ sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

SALMO 118, 65-72   IX (Tet)

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, *
    secondo la tua parola.
Insegnami il senno e la saggezza, *
    perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

Prima di essere umiliato andavo errando, *
    ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene, *
    insegnami i tuoi decreti.

Mi hanno calunniato gli insolenti, *
    ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
Torpido come il grasso è il loro cuore, *
    ma io mi diletto della tua legge.

Bene per me se sono stato umiliato, *
    perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa *
    più di mille pezzi d’oro e d’argento.

1 ant. La tua parola è per me
          più che ricchezza d’oro e d’argento.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

SALMO 55, 2-7b. 9-14   Fiducia nella parola di Dio

Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, *
    un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici, *
    molti sono quelli che mi combattono.

Nell’ora della paura, io in te confido: *
    in Dio, di cui lodo la parola.
In Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Travisano sempre le mie parole, *
    non pensano che a farmi del male.

Suscitano contese e tendono insidie, †
    osservano i miei passi, *
    per attentare alla mia vita.

I passi del mio vagare tu li hai contati, †
    le mie lacrime nell’otre tuo raccogli; *
    non sono forse scritte nel tuo libro?

Allora ripiegheranno i miei nemici, †
    quando ti avrò invocato: *
    so che Dio è in mio favore.

Lodo la parola di Dio, *
    lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore: *
    che cosa potrà farmi un uomo?

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: †
    ti renderò azioni di grazie, *
    perché mi hai liberato dalla morte.

Hai preservato i miei piedi dalla caduta, †
    perché io cammini alla tua presenza *
    nella luce dei viventi, o Dio.

2 ant. Gloria alla tua parola, o Dio:
          confido in te, non ho timore.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

SALMO 56    Preghiera del mattino nella sofferenza

Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
   in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali *
   finché sia passato il pericolo.

Invocherò Dio, l’Altissimo, *
   Dio che mi fa il bene.

Mandi dal cielo a salvarmi †
   dalla mano dei miei persecutori, *
   Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.

Io sono come in mezzo a leoni, *
   che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
   la loro lingua spada affilata.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

Hanno teso una rete ai miei piedi, *
   mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
   e vi sono caduti.

Saldo è il mio cuore, o Dio, *
   saldo è il mio cuore.

Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
   svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
   voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
   a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli, *
   e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
   su tutta la terra la tua gloria.

3 ant. Grande sino ai cieli
          il tuo amore, o Dio!

Lettura breve  Gal 5, 22. 25
  Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

V.  Insegnami la via da percorrere, Signore:
R. mi guidi il tuo spirito buono per una terra piana.

ORAZIONE

  Ascolta, o Dio, le nostre preghiere, e donaci di imitare la passione del tuo Figlio per portare con serena fortezza la nostra croce quotidiana. Per Cristo nostro Signore.

       Benediciamo il Signore.
       R. Rendiamo grazie a Dio.

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Vespri

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno

O Dio, dei santi martiri
eredità e corona,
benedici il tuo popolo.

Nel nome del beato Ilario
perdona i nostri debiti,
rinnova i nostri cuori.

Testimone di Cristo,
confermò col suo sangue
l’annunzio della fede.

Amico del Signore,
egli giunse alla gloria
per la via della croce.

La luce del tuo martire
ci guidi nel cammino
verso la mèta eterna.

Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Ti ho voluto come luce delle nazioni:
          tu porterai la salvezza ai confini del mondo.

SALMO 71, 1-11 (I)   Il potere regale del Messia

Dio, da’ al re il tuo giudizio, *
   al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo *
   e i tuoi poveri con rettitudine.

Le montagne portino pace al popolo *
   e le colline giustizia.

Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, †
   salverà i figli dei poveri *
   e abbatterà l’oppressore.

Il suo regno durerà quanto il sole, *
   quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull’erba, *
   come acqua che irrora la terra.

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia †
   e abbonderà la pace, *
   finché non si spenga la luna.

E dominerà da mare a mare, *
   dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, *
   lambiranno la polvere i suoi nemici.

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, *
   i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno, *
   lo serviranno tutte le nazioni.

1 ant. Ti ho voluto come luce delle nazioni:
          tu porterai la salvezza ai confini del mondo.

2 ant. Dio farà giustizia per i poveri:
          li salverà dall’oppressione.

SALMO 71, 12-19 (II)   Regno di pace e di benedizione

Egli libererà il povero che invoca *
   e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero *
   e salverà la vita dei suoi miseri.

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, *
   sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.

Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; †
   si pregherà per lui ogni giorno, *
   sarà benedetto per sempre.

Abbonderà il frumento nel paese, *
   ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano, *
   la sua messe come l’erba della terra.

Il suo nome duri in eterno, *
   davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra *
   e tutti i popoli lo diranno beato.

Benedetto il Signore, Dio di Israele, *
   egli solo compie prodigi.

E benedetto il suo nome glorioso per sempre, †
   della sua gloria sia piena tutta la terra. *
   Amen, amen.

2 ant. Dio farà giustizia per i poveri:
          li salverà dall’oppressione.

3 ant. Ora si è compiuta la salvezza
          e il regno del nostro Dio.

CANTICO   Cfr. Ap 11, 17-18; 12, 10b-12a  Il giudizio di Dio

Noi ti rendiamo grazie,
        Signore Dio onnipotente, *
     che sei e che eri,

perché hai messo mano
     alla tua grande potenza, *
   e hai instaurato il tuo regno.

Le genti fremettero, †
   ma è giunta l’ora della tua ira, *
   il tempo di giudicare i morti,

di dare la ricompensa ai tuoi servi, †
   ai profeti e ai santi *
   e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi.

Ora si è compiuta la salvezza,
     la forza e il regno del nostro Dio *
   e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato l’Accusatore; †
   colui che accusava i nostri fratelli, *
   davanti al nostro Dio giorno e notte.

Essi lo hanno vinto per il sangue dell’Agnello †
   e la testimonianza del loro martirio, *
   perché hanno disprezzato la vita fino a morire.Esultate, dunque, o cieli, *
   rallegratevi e gioite,
      voi che abitate in essi.

3 ant. Ora si è compiuta la salvezza
          e il regno del nostro Dio.

Lettura breve  1 Pt 4, 13-14

Carissimi, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi.

RESPONSORIO BREVE

R. O Dio, ci hai messo alla prova * e ci hai dato sollievo.
O Dio, ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo.
V. Ci hai saggiati nel fuoco, come l’argento,
e ci hai dato sollievo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
O Dio, ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo

Ant. al Magn. Nel regno dei cieli è la dimora dei santi, il loro riposo è l’eternità.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Lc 1, 46-55

L’anima mia magnifica il Signore *
   e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
   D’ora in poi tutte le generazioni
     mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
   e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
   si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
   ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
   ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
   ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
   ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
   ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. al Magn. Nel regno dei cieli è la dimora dei santi, il loro riposo è l’eternità.

Intercessioni

Nell’ora in cui il Cristo, re dei martiri, offrì per noi la sua vita nella cena pasquale e nell’oblazione cruenta sulla croce, s’innalzi a lui la lode della Chiesa: Noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Noi ti lodiamo e ti adoriamo, o Cristo, causa e modello di ogni martirio, perché ci hai amati sino alla fine,
noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai chiamato i peccatori pentiti al premio della vita eterna,
noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai comandato alla tua Chiesa di offrire il sangue della nuova ed eterna alleanza, sparso per la remissione dei peccati,
noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché in questo giorno ci hai dato la grazia di perseverare nella fede,
noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai associato molti fratelli alla tua morte redentrice,
noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore

Padre nostro,

ORAZIONE

O Dio, onnipotente ed eterno, che al tuo beato martire Ilario hai dato la forza di sostenere fino all’ultimo la pacifica battaglia della fede, concedi anche a noi di affrontare, per tuo amore, ogni avversità, e di camminare con entusiasmo incontro a te, che sei la vera vita. Per il nostro Signore.

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Compieta

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

A questo punto, è bene sostare alquanto in silenzio per l’esame di coscienza.

Inno

Gesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.

In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.

Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
vegliaci nel riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

Ant.  Nelle tue mani è la mia vita, o Dio:
        anche il mio corpo riposa al sicuro.

SALMO 15    Il Signore è mia eredità

Proteggimi, o Dio: *
   in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
   senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *
   è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli: †
   io non spanderò le loro libazioni di sangue, *
   né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
   nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
   la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
   anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
   sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, †
   esulta la mia anima; *
   anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
   né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita, †
   gioia piena nella tua presenza, *
   dolcezza senza fine alla tua destra.

Ant. Nelle tue mani è la mia vita, o Dio:
        anche il mio corpo riposa al sicuro.

LETTURA BREVE 1 Ts 5, 23

     Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

RESPONSORIO BREVE

R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito.  
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
V. Dio di verità, tu mi hai redento.
nelle tue mani affido il mio spirito.
   Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Ant.  Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace

CANTICO DI SIMEONE    Lc 2, 29-32

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.

Ant. Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace

ORAZIONE

        Signore Dio nostro, donaci un sonno tranquillo, perché ristorati dalle fatiche del giorno, ci dedichiamo corpo e anima al tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.

R. Amen.

Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria.

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Oppure:

Ave, María, grátia plena, Dóminus tecum;
benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
( Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus
nunc et in hora mortis nostræ. Amen. )

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