Il Capitolo Provinciale del 2009 elaborando il progetto triennale 2009-2012, ha dato ampio spazio alla realtà laicale e nella parte dedicata appunto ai laici, dove si trovano i mezzi per realizzare l’obiettivo in un punto si legge così: “Utilizzare uno spazio della formazione permanente per approfondire la conoscenza e il valore della vocazione laicale nella Chiesa e nel Carmelo”.
Un approfondimento del valore della vocazione laicale nella Chiesa, e quindi nel Carmelo, che parte anche dalla constatazione di quanto i nostri laici, e nella fattispecie i terziari, svolgono come attività a vario livello nelle proprie comunità ecclesiali.
Ho voluto fare, come dire – un sondaggio-, nella zona Emilia Romagna/Toscana dove svolgo il mio servizio anche come zonale per tastare il terreno in questo senso chiedendo ai vari sodalizi di mettermi per scritto i loro servizi per evidenziare le grandi ricchezze che abbiamo all’ interno della Provincia e che diventano più di un valore aggiunto se riuscissimo a concretizzare quanto ancora il Progetto Provinciale ci dice sul laicato carmelitano: “Il senso della Famiglia Carmelitana è un dato oramai acquisito ma che ha bisogno di un sempre più decisivo consolidamento che passi attraverso la concretezza dello scambio e della collaborazione”.
Ho scelto questa zona per ovvi motivi pratici essendo per me più facile ottenere queste informazioni, ma se noi andassimo in qualsiasi altra zona potremmo avere ulteriore conferma di quanto dico e più grandi sono le zone altrettanto più corpose sono le attività. Per altro nei miei viaggi visitando i Terz’Ordini è risultato palese questo aspetto di grande fermento in ogni zona d’Italia.
Vi invito a dare uno sguardo all’allegato cogliendo non solo il fare delle cose, che comunque rientrano nell’impegno di ogni cristiano che vuole fattivamente contribuire alla costruzione della Chiesa e della propria comunità cristiana, ma anche la realizzazione di ciò che S.Paolo ci dice sui vari carismi che insieme realizzano una grande sinfonia; inoltre vale anche la pena coglierne il significato “carmelitano” nel senso che questi nostri fratelli e sorelle portano nei loro ambienti il carisma carmelitano e quindi hanno bisogno di continua formazione da parte nostra per essere capaci di attendibilità e di trasmissione di valori sempre più autentici e coinvolgenti.
Metodologicamente ho evitato di fare riferimenti diretti con nomi precisi, ho ritenuto più opportuno limitarmi a dare notizia di ciò che viene fatto in generale, con la sola eccezione di alcuni servizi che abbisognavano almeno di una breve specificazione (p.e una sorella tiene meditazioni e riflessioni durante gli incontri dell’Associazione dei Figli della Vergine Greca, patrona della città di Ravenna).
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